B&B Villa Carlotta a Ferrara

From the Blog

Una favola per il Natale

Stella del cielo  Stella del mare

Si dice che il cielo suggerisca le storie a chi le vuol narrare.

Si dice che la terra mandi queste storie al mare.

Si dice che il mare le racconti ai nostri sogni.

Si dice che in ognuno dei nostri sogni ci sia un pezzo della nostra vita mescolata alla vita degli altri.

La storia di una stellina

Si narra che in un tempo lontano lontano nel cielo successe un gran pasticcio.

Molte stelline cominciarono a litigare perchè ognuna di esse voleva prendere posto vicino al grande Sole.

-Qui ci sto io-diceva una.

-No,questo posto è mio-diceva l’altra.

-Mamma luce ha detto che io posso stare qui quanto mi pare-replicava un’altra ancora.

E siccome non riuscivano a mettersi d’accordo il Cielo si arrabbiò moltissimo.

Radunò grossi nuvoloni,chiamò l’amico tuono e scatenò un tale putiferio che,nella confusione,una stellina molto giovane,ancora malferma sulle punte,fu scaraventata per disgrazia lontano lontano.

Volando,roteando,ruzzolando arrivò fino……….

La stellina vide sotto di sè una immensa distesa azzurra.

Una cosa che non aveva mai visto e si chiese…..-Ma che sia un altro cielo?-.

Ben presto si accorse che non era così!

Pluff….un tuffo spaventoso la colse di sorpresa ed improvvisamente si sentì strana,anzi stranissima.

Una enorme quantità d’acqua l’avvolse,la luce che fino ad allora era stata il motivo del suo orgoglio e della sua bellezza si spense e,pochè non sapeva nuotare,scese giù,sempre più giù fino a  che le sue punte non toccarono il fondo.

Mai e poi mai nella sua vita aveva visto qualcosa di simile!

Intorno a lei si muovevano strani personaggi!

Spaventata e timorosa chiese:- Ma voi, che agitate tante braccia, chi siete?

-Noi siamo gli Anemoni….non ci conosci?

-E voi cosi carini e coloratissimi chi siete?

-Com’è strana la vita…….noi viviamo qui da sempre……non vedi come nuotiamo bene?

-Noi siamo i Pesci!-

La stellina continuò:  -Scusate prego e voi chi siete?-

-Uffa…..non conosci proprio nulla! Noi siamo i Coralli.

La stellina continuò a guardarsi intorno ed a esplorare quel mondo mai conosciuto quando all’improvviso qualcosa attrasse la sua attenzione.

Nascosta dietro ai Coralli vide una meravigliosa conchiglia.

Si avvicinò e,poichè era chiusa,bussò timidamente.

La conchiglia si aprì e ne uscì una meravigliosa Perla.

-E tu chi sei?- chiese la bellissima Perla.

-Io sono una stella caduta dal cielo e sono tanto triste perchè ho perso la mia luce ed ora non sono più tanto bella.-

E la Perla,dispensatrice di luce e di saggezza,disse.

-Non preoccuparti,verrà il giorno……anzi la notte in cui ritroverai la tua luce e la tua bellezza.

-Io so,pur essendo racchiusa nella mia conchiglia,che fra poco tempo,sulla terra,ci sarà una grande festa,la festa di NATALE, e nella notte,grandi e piccini,riceveranno doni da chi li ama.

In quella notte anche tu,se sarai buona,riceverai un dono.

E fu così che la stellina caduta nel fondo del mare imparò ad essere carina e gentile con tutti.

I giorni passavano e l’amicizia della stellina con gli abitanti del mare divenne sempre più grande e sincera.

Finalmente arrivò la  NOTTE DI NATALE.

Il cielo si illuminò di mille e mille stelle che formavano una lunga scia luminosa dietro ad una stella più grande.

Quella stella, che era una Cometa,illuminò il grande Mare e la sua luce giunse fino negli abissi.

La Perla chiamò la stellina caduta e le disse:

-Avvicinati a me…..Sei stata buona ed ora avrai il tuo dono. Toccami affinchè la mia luce e la mia bellezza diano luce e bellezza alla tua bontà.-

La stellina si avvicinò ed improvvisamente divenne luminosissima.

Nuotò fino alla superficie del mare e quando la Cometa la vide si abbassò volando fino a lei.

E in quella notte di Natale il cielo ed il mare si unirono per sempre in una lunga linea che ,ancora oggi ab braccia tutto il mondo e che si chiama ORIZZONTE.

“NATALE 2017 CAPODANNO 2018 A FERRARA”

Come ogni anno,la città di Ferrara,in occasione delle Festività Natalizie si veste di un abito fatto di luci e colori,ogni anno diverso pur mantenendo intatta la magica tradizione di queste importanti Festività.

L’emozionante gioco di luci che si rincorrono mentre piovono dal cielo creano una cupola al di sotto della quale eleganti casette di legno offrono,all’occhio del visitatore,una moltitudine di articoli che vanno dai prodotti gastronomici agli articoli di vetro,dall’elegante bigiotteria agli articoli di decorazione per case e vetrine.

Già dal 18 Novembre fino al 7 gennaio questo  “CHRISTMAS VILLAGE” sito nella Piazza Trento Trieste sarà presente tutti i giorni.

Dal 25 Novembre al 7 Gennaio nella Piazza Municipale si svilupperanno una serie di Laboratori con intrattenimento per bambini.

E’ proprio qui che troverete il “PAESE DI BABBO NATALE”

Per un periodo ancora più lungo,25 Novembre-28 Gennaio,sarà presente la pista del PATTINAGGIO SU GHIACCIO, in Piazza Verdi,e grandi e piccini,potranno cimentarsi mettendo a dura prova il loro equilibrio.

Giornata speciale il 9 Dicembre ovvero:

” Le fontane Danzanti”

Ore 18 prima accensione

Ore 19,30 seconda accensione

Getti d’acqua fino a 30 metri d’altezza in contemporanea a fonti di luce altrettanto imponenti ed il tutto……..a suon di musica dove le più belle colonne sonore della cinematografia coroneranno uno spettacolo già di per sè magnifico.

L’emozione della NOTTE DI NATALE,24 Dicembre ore 22, troverà la sua collocazione più sensibile nella”FIACCOLATA SUBACQUEA”,nel fossato del Castello.

Il Presepe allestito sull’acqua verrà illuminato dai sub che deporranno il Bambino Gesù nella Sua culla fra le luci delle fiaccole.

La geografia articolata di questi percorsi visivi,auditivi ed emozionali accompagnerà il visitatore alla data del 31 Dicembre.

Aspettando la mezzanotte

Aspettando la mezzanotte,in Piazza Castello,si potrà godere di uno spettacolo musicale in cui moltissimi artisti si alterneranno sul palcoscenico,ognuno con un offerta musicale diversa.

Allo scoccare della MEZZANOTTE sarà il Castello stesso che prenderà vita e si avvolgerà di fuoco,luci e colori in uno spettacolo pirotecnico dove ogni effetto visivo sarà accompagnato dalla musica e ,come ogni anno,catturerà gli occhi ed il cuore di tutti coloro che lo guarderanno.

 

Il passaggio delle stagioni da Ferrara al mare

Il Ragno Carmelo

Nel parco Massari della città di Ferrara Carmelo il ragno si era costruito una bellissima amaca filando la sua ragnatela fra i rami di due alberi vicini.

Aveva filato tanto e per tanto tempo,di giorno sotto il sole cocente,di notte illuminato dai raggi della luna.

Era sempre solo a comporre quel meraviglioso intreccio di fili tranne quando,al tramonto,la luce ed il buio si spostavano ed allora,appiccicata ai suoi piedini,nasceva l’ombra.

Qualche volta aveva provato a calciarla via ma Lei non se ne andava e siccome stava zitta zitta il ragno Carmelo pensò che poteva stare pure lì,purchè non disturbasse.

Quando la sua bellissima ragnatela fu finita Carmelo vi si sdraiò sopra e ,stanco,decise di fare un riposino.

Quanto dormì?

Nessuno lo seppe mai!

Quel che si sa è che,improvvisamente,un colpo di vento lo rovesciò e Carmelo cadde ma non si fece alcun male perchè atterrò su un bel mucchio di foglie.

Allora con le sue zampette si grattò la testa e vide che tutto il paesaggio era cambiato.

Ho capito-pensò-questo è il TEMPO DELLE FOGLIE CHE CADONO !.

Un vento forte lo raggiunse all’improvviso e le foglie cominciarono ad ammucchiarsi su di lui.

Una pioggia insistente lo bagnò tutto cosicchè,per ripararsi, Carmelo si infilò nel buco di una talpa.

Giù, giù sempre più giù…….fino a che i suoi piedini trovarono qualcosa di duro e ruvido.

” Ma cosa sarà?”-pensò Carmelo.

Una risata improvvisa alle sue spalle lo spaventò.

” Povero ragnetto-disse la Talpa-…….tu non conosci il carbone! ”

Carmelo continuò per la sua strada.

Quanta strada percorse?

E per quanto tempo?

Nessuno lo saprà mai!

Sta di fatto che, ad un certo punto,Carmelo sbucò di nuovo fuori,sulla terra e si accorse che tutto era bianchissimo.

Guardò in alto e vide mille e mille foglioline bianche che scendevano dal cielo ed a terra…….un letto bianchissimo.

Carmelo riprese il cammino e,quando si girò indietro,vide che stava trasformando quel letto in bellissimo pizzo bucandolo con le sue zampette.

Allora capì:-E’ arrivato IL TEMPO DEL GRANDE FREDDO-”

E cominciò a tremare!

L’amica talpa ricomparve e lo invitò di nuovo ad entrare nella sua tana.

Carmelo si riposò e poi riprese il cammino ripensando a tutto ciò che aveva visto.

Quanto durò quel cammino?

Ancora una volta non c’è risposta.

Nessuno lo sa!

Di sicuro però si sa che in fondo alla galleria che Carmelo stava percorrendo vide una luce molto diversa da quella che ricordava.

Carmelo la raggiunse ed ancora una volta sbucò fuori.

Ai suoi occhi apparve un mondo che si stava svegliando……..i fiori aprivano i loro petali salutandosi fra loro e salutando pure lui.

Carmelo pensò: ” Questo è IL TEMPO DEI FIORI CHE SBOCCIANO”.

Dopo aver salutato tutti proprio come fanno i ragnetti educati,stanco di quel lungo percorso,si addormentò nella piega più comoda di un pezzetto di carta stropicciata che,non si sa come,era volata su quel prato.

E qui si lasciò andare al mondo dei sogni!

Dormì?     Sì certo!

Quanto?   Non si sa!

Ad un certo punto momento sentì un grande caldo ed una luce forte gli colpì gli occhi.

Allora si girò di schiena.

Le sue zampette ora affondavano in una terra sottilissima ed asciutta mentre un rumore d’acqua gli giungeva forte e chiaro.

La sua culla di carta era arrivata fino al mare.

Velocemente raggiunse un pezzetto di spiaggia che non scottava mentre il suo pensiero gli suggeriva: ” Ecco….Questo è IL TEMPO DEL GRANDE CALDO”

Guardò in alto e vide un ombrello enorme ed a terra l’ombra di quell’ombrello.

Carmelo guardò un po’ indietro……..Piccola,ma molto più piccola,appiccicata ai suoi piedi c’era anche la Sua ombra.

Capì che per ogni viaggio occorre un tempo,che ogn tempo è diverso dall’altro e che ognuno di noi,grande o piccolo che sia,ha la sua ombra perchè occupa uno spazio nel mondo.

Carla Zaccaria

Una piccola riflessione

Il passaggio delle quattro stagioni altro non è che un viaggio.

In questo viaggio il bambino,come il Ragno Carmelo,acquisisce consapevolezza,memorizza il ricordo,definisce le immagini.

L’adulto ha il DOVERE di rispettare questo TEMPO che,proprio perchè è filosoficamente “NOMADE” non è uguale per tutti.

Penne alla Russa

Quando a Ferrara inizia a far freddo…….

Quando a Ferrara inizia la stagione fresca si può proporre un primo piatto che,nonostante il nome è conosciuto da molti ferraresi, in quanto proposto dal mio ristorante per i lunghi anni della mia attività.

Le penne alla russa sono un piatto gradevolmente piccante che pur mantenendo un gusto raffinato regalano al palato una notevole carica di gusto e palpabilità.

Ecco la ricetta……..

INGREDIENTI:

4 etti di pancetta stufata ( da non confondere con quella affumicata)

3 scatoline e mezzo di panna da cucina

3 peperoncini interi secchi da sbriciolare sul fondo della padella inaderente (per chi ama molto il piccante si può aumentare la dose)

Mezzo bicchiere di cognac e mezzo bicchiere di Wodka bianca  di uguale misura

Un pochino di passata di pomodoro per rosare (meglio se di datterini siciliani).

PROCEDIMENTO:

In una padella inaderente  a bordo alto sbriciolare i peperoncini.

Tagliare a listarelle la pancetta e mettere anch’essa in padella.

A fuoco vivo farla appassire per circa 7/8 minuti

Quando sarà appassita versare contemporaneamente con 2 mani i due bicchieri di liquore.

Con movimento rapidissimo spostare la padella dal fuoco per far entrare il fuoco del fornello nella padella.

Tutto si incendierà a fiamma molto alta !

Con un cucchiaio di legno a manico lungo muovere la pancetta mescolandola sempre .

In circa 5 minuti le fiamme si esauriscono e voi avrete eliminato l’alcool mantenendo l’aroma .

A questo punto togliete dal fuoco e mettete la panna da cucina tutta insieme.

Amalgamare e rimettere sul fornello a fuoco medio.

Mescolare spesso.

Quando il composto comincerà a ridurre i liquidi ed inizierà il suo processo addensante mettere il sugo di datterini fino ad ottenere un composto rosa.

Finire la cottura che in tutto il suo processo sara circa una mezz’ora, quaranta minuti.

Questo sugo si presta per le pennette o le mezze penne.

Non guasta il grana al momento di servire.

Ottimo anche da bruschetta

Festival dell’Internazionale a Ferrara

Congressi,convegni , conferenze ,seminari

Si svolgerà dal 29 settembre al 1° ottobre l’undicesima edizione di “Internazionale a Ferrara”.

L’intento del festival è quello di ricreare dal vivo un intero numero di Internazionale, con la presenza di giornalisti, scrittori e redattori che collaborano con il settimanale.

Come ogni anno il  Comune di Ferrara,in collaborazione con altri Enti Culturali, organizza questo evento con la presenza dei  maggiori nomi del giornalismo e della cultura internazionale. Roberto Saviano, Amira Hass, Arundhati Roy, Marjane Satrapi, Noam Chomsky, Lucia Annunziata, Gad Lerner, Daria Bignardi, Dana Priest, Hu Shuli sono solo alcuni degli ospiti ospitati nel corso degli anni a Ferrara.

La manifestazione, ospitata nei prestigiosi spazi del centro storico di Ferrara nel rispetto della sostenibilità ambientale e dell’accessibilità per tutti, affronta tematiche di grande attualità e di rilevanza sociale, economica e politica, in grado di suscitare l’interesse e il coinvolgimento di un pubblico sempre più numeroso.

Tutti gli appuntamenti del festival sono gratuiti e senza prenotazione. L’ingresso ai documentari della Rassegna Mondovisioni costa 3 euro. E consigliabile presentarsi con un certo anticipo perchè la capienza di alcune sedi è limitata. Per accedere agli incontri al Teatro Comunale, al Cinema Apollo e al Teatro Nuovo è necessario un tagliando da ritirare presso lo stand in piazza Trento e Trieste.

EuropAFerrara

Grande Mercato Internazionale dove si incrocia il commercio di tutta l’Europa.

Si svolgerà a Ferrara  dal 22 al 24 settembre dalle ore 9,30 alle ore 24,00.

Sui banchi di esposizione si potranno trovare oggettistiche di ogni tipo e provenienza, dalle porcellane inglesi all’artigianato in legno, all’alta bigiotteria e tanto altro ancora nonchè specialità alimentari  che spazieranno dai salumi  regionali italiani alla paella valenciana e catalana, dalle birre tedesche ed austriache fino alla mitica Guinness.
Le composizioni floreali con lo sfoggio dei loro colori renderanno festosa tutta la manifestazione che
per le sue stesse caratteristiche e le sue atmosfere è un connubio tra l’Oktober Fest e le storiche sagre paesane. Un modo anche di avvicinarci idealmente a culture a luoghi anche distanti da noi ma comunque sotto il comune denominatore dell’Europa: un mercato internazionale per portare all attenzione dei turisti anche le eccellenze di Ferrara.

Ferrara BALLOONS FESTIVAL 2017

Ferrara Balloons Festival

Il Festival, alla sua decima edizione, si svolge dall’8 al 17 settembre dalle ore 8 del mattino alle ore 21,30 presso  il Parco Urbano “Giorgio Bassani” di Ferrara, polmone verde della città.

Propone ai visitatori un evento unico nel suo genere: mongolfiere in volo libero, vincolato e dalle forme speciali, spettacoli, shopping, specialità eno-gastronomiche, eventi sportivi, artistici e musicali.

Gli spettatori potranno assistere al gonfiaggio delle mongolfiere, e provare l’emozione di salire a bordo dei palloni la mattina presto e verso sera, i due migliori momenti per alzarsi in volo in tutta sicurezza.

Tutto è uno spettacolo indimenticabile per grandi e piccini a cui vengono riservate diverse e specifiche aree.
Tra i momenti più suggestivi, il sabato sera alle ore 21, lo spettacolo delle mongolfiere illuminate a ritmo di musica.

La Città Magica sarà presente con tornei, giullarate, stand e competizioni tra sbandieratori.

L’ingresso è previsto gratuito dal lunedì al venerdì.

Sabato e domenica costo dell’ingresso  Euro 5, ad esclusione dei portatori handicap e loro accompagnatori.

Qualche volta bisogna sognare!

La storia di Ethel

In una tiepida notte d’estate,mentre il vento spingeva pigramente le pale dei mulini ed i tulipani sonnecchiavano accarezzati da una gentile rugiada,Ethel,una bimbetta di sette anni,se ne stava seduta sulla riva del mare ad osservare il cielo.

In quell’immenso spazio scuro brillavano le stelle,tanti puntini luminosi che formavano strani disegni e sembravano invitare la bimba a fissare sempre di più il suo sgardo su di loro,come se volessero rapire qualcuno dei suoi pensieri.

La bimba era affascinata da quella cupola stellata quando improvvisamente ricordò che la sua mamma,tempo prima,le aveva detto che nel cielo e più precisamente nel cuore di ogni stellina, stava qualcuno che ci aveva voluto bene.

Il desiderio di rivedere la nonna la fece sussultare,il cuore prese a batterle forte nel petto,in modo quasi violento e due grosse lacrime caddero sulla sabbia.

In quel momento una di quelle luci che stavano nel cielo sembrò staccarsi ed incominciò a scendere verso di lei.

La bambina la guardò stupita ma per nulla spaventata.

E ,mentre si avvicinava,diventava sempre più grande,più grande ancora……

Quando si avvicinò ad Ethel era come la luce di un grande faro,di quelli che guidano le navi verso il porto.

Il cavallo del tempo

Nell’immenso bagliore una voce le disse:

-Vieni,ti porterò lontano da qui,ti farò fare un lungo viaggio. Cavalcherai il Cavallo del Tempo,rivedrai ciò che desideri tanto rivedere,andremo insieme nel Paese del Passato.

-Ma io non vedo nessun Cavallo-disse la bimba

-Ma come ,non lo vedi? Guarda bene!

La bimba sgranò gli occhi ed improvvisamente quella stessa luce prese la forma di un magnifico Cavallo.

Il Cavallo nitrì. La bimba saltò a cavalcione su di esso,si aggrappò bene con le mani alla magnifica criniera di luce ed insieme,velocemente,partirono.

Il viaggio

Volarono così nel cielo scavalcando le nuvole.

Ethel sentiva il vento accarezzarle la pelle,ora più dolce,ora più forte, fino a scioglierle la lunga treccia di capelli.La bimba cercò di guardare giù per vedere il mare ma il Cavallo le disse;

-Non farlo,potresti cadere…continua a reggerti forte e chiudi gli occhi…..arriveremo presto!

La bimba ubbidì e poco dopo provò la sensazione di essere ferma.

Il vento non le scomponeva più i capelli e quando aprì gli occhi si trovò anch’essa dentro una luce meravigliosa.

Una sensazione di calore l’avvolse.

Erano le braccia della nonna che la stringevano come per proteggerla.

L’incontro

Ti aspettavo-disse la nonna-sapevo che prima o poi ti avrei rivista-Ma dimmi cosa ti ha spinto fin quassù?

-Il desiderio di rivederti ma anche la curiosità di sapere cosa ci ci fosse in questo mondo di luce e buio.

La nonna allora prese la piccola per mano e disse al Cavallo del Tempo:

-Presto,vieni qui e portaci a spasso per il cielo stellato affinchè la mia nipotina possa vedere le bellezze di questo mondo così diverso dal suo.

Il Cavallo del Tempo,ben felice di continuare a correre,cominciò ad attraversare gli spazi,ora più scuri,ora più luminosi quando si avvicinava alle stelle.

Quante ce n’erano!

La bimba pensò:  -Da giù sembravano tante ma ora che sono qui vedo che ce ne sono molte di più.

Ce n’erano di grandi,di piccine,di più lucenti di altre…..alcune formavano disegni nel cielo!

La nonna intervenne:

-Qui,tesoro mio ,siamo in una strada che si chiama Via Lattea ed è,come vedi,una strada di stelle.

La loro luce è forte e riscalda.

La stella più importante di tutte si chiama Sole ed è quella che ha i raggi tanto potenti da scaldare la Terra in cui abiti.

Poi ci sono quelle che tu vedi più piccine e che fanno tanto sognare il cuore delle persone.

Sai alcune di loro hanno una coda lunga,fatta di piccoli frammenti luminosi…….Sono le Comete.

Qualche stella si è spenta con il passar del tempo ed ora si chiama Buco Nero.

Ma è importante che tu sappia che la strada che stiamo percorrendo non è l’unica che attraversa il cielo.

Ce ne sono tante altre,anche lontanissime che io stessa non conosco perchè non ci sono mai andata.

Ma ora vieni,ti prenderò sulle ginocchia come facevo un tempo e ti cullerò e ti canterò la ninna nanna.-

Così dicendo l’accompagnò su una fetta di Luna,si sedette su di essa e…….cominciò a dondolare cantando la ninna nanna che piaceva tanto ad Ethel.

La sua voce era dolce e tremula come quella di tutte le nonne. E cullando e cantando la bimba si addormentò.

Quanto tempo dormì?

Quanto durò quel viaggio meraviglioso fatto di luce e di vento?

E il Cavallo del Tempo che portò la bimba nel Paese del Passato dove sarà finito?

Due braccia forti sollevarono Ethel ed una voce le disse:

-Vieni piccola ,ti sei addormentata sulla sabbia,vieni,ti porto nel tuo lettino!

Ethel per un attimo aprì gli occhi,vide il padre che la portava verso casa,sentì un bacio sfiorarle la fronte.

Ancora una volta guardò il cielo.

Quelle migliaia di puntini luminosi stavano ancora lì e ,mentre gli occhietti,pesanti per il sonno,stavano per richiudersi,sentì il calore delle braccia della nonna.

 

Carla Zaccaria

 

Il tempo delle…Pesche

Nel perido in cui sono disponibilili le pesche si possono tasformare questi frutti in dolci gustosi mantenendo intatto il sapore preminente del frutto

Pesche al cioccolato ed amaretto

Ingredienti

Pesche 4

Amaretti croccanti (circa mezza scatola)

1 cucchiaio raso di zucchero semolato

1 cucchiaio abbondante di cacao zuccherato

Una spruzzatina leggerissima di Cognac ( circa 7-8 gocce)

Procedimento

Dividere la pesche a metà e togliere il nocciolo

Fare questa operazione sopra una terrina che possa raccogliere il sugo che inevitabilmente cola (servirà per l’impasto)

Scavare un pochino le pesche lasciando comunque uno spessore consistente.

La polpa che viene tolta deve andare nella terrina.

Sbriciolare grossolanamente gli amaretti e buttarli in mezzo alla polpa di pesca.

Aggiungere lo zucchero semolato ed il cacao

Spruzzare le gocce di cognac e mescolare il tutto con un cucchiaio

L’impasto deve essere granuloso,di colore scuro ed abbastanza consistente.

Riempire le mezze pesche al centro lasciando scoperto il bordo (si deve vedere lo spessore giallo)

Ungere con poco olio di semi (olio insapore) il fondo di una teglia,adagiare le pesche (facoltativo aggiungere un fiocchetto di burro sopra ogni mezza pesca…io lo metto! )

Infornare a 180 gradi per circa 20 minuti.

Ricetta semplice,veloce,gustosa .

Ecco un dolce non solo dolce…..un frutto non solo frutto…..da mangiare sia tiepido che freddo.

Il ritorno del tempo antico ……….fantasia in cucina

Quando le nonne lasciano le loro tracce attraverso il cibo.

Questa ricetta si è tramandata nel tempo e nella mia famiglia senza che abbia mai trovato un riscontro nella letteratura ufficiale.

Onestamente non ho saputo il nome di questa ricetta per cui io stessa l’ho identificata come……..PICCOLE BOMBETTE FERRARESI.

Sono un secondo piatto gustosissimo e decisamente calorico (come del resto tutta la cucina emiliana) che si accompagna con un contorno di insalata mista o comunque verdura cruda e fresca.

BOMBETTE FERRARESI

INGREDIENTI

Una fetta di mortadella alta circa mezzo centimetro

Formaggio Emmenthal in fetta grossa e unica

Carne di vitello o di Arista di maiale  (due o tre fette di medio spessore)

Stuzzicadenti

PROCEDIMENTO

Tagliare a dadini la carne precedentemente cotta in padella con olio ed un pezzetto di burro.

Salare leggermente in cottura

Tagliare così anche la mortadella.

Taglire così anche l’emmenthal.

Ora procedere infilando fino al riempimento dello stuzzicadenti i quadratini in alternanza curandosi di mettere o la carne o la mortadella agli estremi.

Metterli in un piatto.

Ora si farà una besciamella densa e ben fornita di formaggio grana .

Scaldare quasi a bollitura il latte   ( circa un litro)

Mettere in un tegame alto il burro a fondere e quando sarà sciolto aggiungere la farina ( si raggrumerà )

A questo punto cominciare ad aggiungere il latte a mestolini alla volta.

Continuerà a raggrumarsi fino a che,dopo avere aggiunto circa metà del latte, comincerà a prendere una consistenza cremosa e soda.

Aggiungere il sale e la noce moscata e continuare la cottura con il resto del latte

Alla fine mettere una dose consistente di formaggio grana grattugiato.

ORA COMPONIAMO LE BOMBETTE

Nella besciamella bollente inseriamo ad uno ad uno gli stuzzicadenti ripieni e li rivoltiamo facendoli assumere più besciamella possibile.

Gli adagiamo così su di una grande fiamminga o piatto grande di portata , ben distesi.

Metterli in frigo e lasciarli riposare una notte.

Il giorno dopo si prendono fuori dal frigo……..si battono con una forchetta almeno due o tre uova con un pizzico di sale………Si passano le bombette nell’uovo e poi nel pane grattugiato a mo’ di cotoletta.

Con le mani , durante quesata operazione, si modellano le bombette a forma ovoidale

Ora non resta che friggerle in olio bollente ed usando un tegame alto.

Si girano delicamente per non pungerle e fare uscire la besciamella.

Questo piatto decisamente sostanzioso si può sevire su un letto di soncino che per la diversità di  colore crea un ottimo abbinamento cromatico.

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