B&B Villa Carlotta a Ferrara

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Qualche volta bisogna sognare!

La storia di Ethel

In una tiepida notte d’estate,mentre il vento spingeva pigramente le pale dei mulini ed i tulipani sonnecchiavano accarezzati da una gentile rugiada,Ethel,una bimbetta di sette anni,se ne stava seduta sulla riva del mare ad osservare il cielo.

In quell’immenso spazio scuro brillavano le stelle,tanti puntini luminosi che formavano strani disegni e sembravano invitare la bimba a fissare sempre di più il suo sgardo su di loro,come se volessero rapire qualcuno dei suoi pensieri.

La bimba era affascinata da quella cupola stellata quando improvvisamente ricordò che la sua mamma,tempo prima,le aveva detto che nel cielo e più precisamente nel cuore di ogni stellina, stava qualcuno che ci aveva voluto bene.

Il desiderio di rivedere la nonna la fece sussultare,il cuore prese a batterle forte nel petto,in modo quasi violento e due grosse lacrime caddero sulla sabbia.

In quel momento una di quelle luci che stavano nel cielo sembrò staccarsi ed incominciò a scendere verso di lei.

La bambina la guardò stupita ma per nulla spaventata.

E ,mentre si avvicinava,diventava sempre più grande,più grande ancora……

Quando si avvicinò ad Ethel era come la luce di un grande faro,di quelli che guidano le navi verso il porto.

Il cavallo del tempo

Nell’immenso bagliore una voce le disse:

-Vieni,ti porterò lontano da qui,ti farò fare un lungo viaggio. Cavalcherai il Cavallo del Tempo,rivedrai ciò che desideri tanto rivedere,andremo insieme nel Paese del Passato.

-Ma io non vedo nessun Cavallo-disse la bimba

-Ma come ,non lo vedi? Guarda bene!

La bimba sgranò gli occhi ed improvvisamente quella stessa luce prese la forma di un magnifico Cavallo.

Il Cavallo nitrì. La bimba saltò a cavalcione su di esso,si aggrappò bene con le mani alla magnifica criniera di luce ed insieme,velocemente,partirono.

Il viaggio

Volarono così nel cielo scavalcando le nuvole.

Ethel sentiva il vento accarezzarle la pelle,ora più dolce,ora più forte, fino a scioglierle la lunga treccia di capelli.La bimba cercò di guardare giù per vedere il mare ma il Cavallo le disse;

-Non farlo,potresti cadere…continua a reggerti forte e chiudi gli occhi…..arriveremo presto!

La bimba ubbidì e poco dopo provò la sensazione di essere ferma.

Il vento non le scomponeva più i capelli e quando aprì gli occhi si trovò anch’essa dentro una luce meravigliosa.

Una sensazione di calore l’avvolse.

Erano le braccia della nonna che la stringevano come per proteggerla.

L’incontro

Ti aspettavo-disse la nonna-sapevo che prima o poi ti avrei rivista-Ma dimmi cosa ti ha spinto fin quassù?

-Il desiderio di rivederti ma anche la curiosità di sapere cosa ci ci fosse in questo mondo di luce e buio.

La nonna allora prese la piccola per mano e disse al Cavallo del Tempo:

-Presto,vieni qui e portaci a spasso per il cielo stellato affinchè la mia nipotina possa vedere le bellezze di questo mondo così diverso dal suo.

Il Cavallo del Tempo,ben felice di continuare a correre,cominciò ad attraversare gli spazi,ora più scuri,ora più luminosi quando si avvicinava alle stelle.

Quante ce n’erano!

La bimba pensò:  -Da giù sembravano tante ma ora che sono qui vedo che ce ne sono molte di più.

Ce n’erano di grandi,di piccine,di più lucenti di altre…..alcune formavano disegni nel cielo!

La nonna intervenne:

-Qui,tesoro mio ,siamo in una strada che si chiama Via Lattea ed è,come vedi,una strada di stelle.

La loro luce è forte e riscalda.

La stella più importante di tutte si chiama Sole ed è quella che ha i raggi tanto potenti da scaldare la Terra in cui abiti.

Poi ci sono quelle che tu vedi più piccine e che fanno tanto sognare il cuore delle persone.

Sai alcune di loro hanno una coda lunga,fatta di piccoli frammenti luminosi…….Sono le Comete.

Qualche stella si è spenta con il passar del tempo ed ora si chiama Buco Nero.

Ma è importante che tu sappia che la strada che stiamo percorrendo non è l’unica che attraversa il cielo.

Ce ne sono tante altre,anche lontanissime che io stessa non conosco perchè non ci sono mai andata.

Ma ora vieni,ti prenderò sulle ginocchia come facevo un tempo e ti cullerò e ti canterò la ninna nanna.-

Così dicendo l’accompagnò su una fetta di Luna,si sedette su di essa e…….cominciò a dondolare cantando la ninna nanna che piaceva tanto ad Ethel.

La sua voce era dolce e tremula come quella di tutte le nonne. E cullando e cantando la bimba si addormentò.

Quanto tempo dormì?

Quanto durò quel viaggio meraviglioso fatto di luce e di vento?

E il Cavallo del Tempo che portò la bimba nel Paese del Passato dove sarà finito?

Due braccia forti sollevarono Ethel ed una voce le disse:

-Vieni piccola ,ti sei addormentata sulla sabbia,vieni,ti porto nel tuo lettino!

Ethel per un attimo aprì gli occhi,vide il padre che la portava verso casa,sentì un bacio sfiorarle la fronte.

Ancora una volta guardò il cielo.

Quelle migliaia di puntini luminosi stavano ancora lì e ,mentre gli occhietti,pesanti per il sonno,stavano per richiudersi,sentì il calore delle braccia della nonna.

 

Carla Zaccaria

 

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